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Data / Ora
Date(s) - 09/11/2019
21:00 - 22:30

Luogo
Auditorium Fagnana

Categorie


Gli attori del Teáter Studio si confrontano con uno dei più interessanti scrittori del ‘900 in uno spettacolo che vuole catturare la poetica dello scrittore.

Bertolt Brecht, poeta e drammaturgo, grazie alla sua produzione ci ha offerto un quadro disincantato e crudo dei conflitti della prima parte del XX secolo.
Un periodo storico spezzato dalle guerre e dalle ideologie; Brecht si schiera dalla parte del socialismo e critica aspramente il sistema capitalista, con tutte le sue contraddizioni.
Brecht Kabarett si propone come studio che attraversa alcune tra le Opere maggiori dell’Autore – da ‘L’opera da tre soldi’ a ‘Teste tonde e teste a punta’, fino a ‘Terrore e miseria del Terzo Reich’ – individuandone le linee comuni e portatrici dell’ideologia dell’Autore.
Il teatro, per Brecht, non è solo un mezzo per rappresentare, ma di trasformare il mondo: la stessa tecnica dello ‘straniamento’ – che richiede agli attori di non incarnare in senso classico il personaggio, ma di restarne distaccati, cosicché il pubblico non si identifichi nella ‘persona drammatica’ – ha lo scopo di permettere al pubblico di mantenere uno sguardo critico sulle idee ed i fatti messi in scena. Dalla denuncia del capitalismo alla condanna degli orrori dei conflitti bellici, Brecht riconferma la sua attualità e ci chiama a formarci la nostra opinione di cittadini del Mondo.

Ci sono uomini che lottano un giorno e sono bravi,
altri che lottano un anno e sono più bravi,
ci sono quelli che lottano più anni e sono ancora più bravi,
però ci sono quelli che lottano tutta la vita:
essi sono gli indispensabili.

Nel periodo dell’avvento del Kabarett, nella Berlino nel periodo a cavallo tra la Repubblica di Weimar e l’avvento del nazismo – dagli anni ’10 agli anni ’30 del secolo scorso – la situazione in Germania era delicata non solo dal punto di vista politico, ma anche sociale e culturale.
I palchi di Kabarett divennero quasi dei territori liberi: negli spettacoli proposti, spesso con l’uso della satira tagliente, si sottolineavano sempre più gli argomenti politici, quelli che più facilmente potevano destare lo scandalo nei borghesi benpensanti e il divertimento nel pubblico smaliziato e anticonvenzionale che frequentava i locali. La libertà, nei locali di Kabarett, non era soltanto una questione di intrattenimento: benché inizialmente gli intellettuali s’incontrassero in tali luoghi per scherzare in modo anticonvenzionale su quelli che erano i problemi della Germania, in alcuni di essi si organizzava segretamente anche buona parte delle attività antinaziste.

Regia: Alessandro Castellucci

Drammaturgia: Patricia Conti

con: gli attori del Teáter Studio Anna Begni, Renato Bertapelle, Sonia Cantoni, Flaminia D’Andria, Silvia D’Andria, Paolo Foschini, Franco Rossi e Isabella Scaccabarozzi e con la partecipazione di Olivia Castellucci.

Con il supporto dell’associazione Arténergia

Ingresso 5 euro.

Ulteriori informazioni sul sito del Comune di Buccinasco